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LA CELEBRAZIONE DELLA LUCERTOLA (live)

by Collettivo Ginsberg

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1.
CELEBRAZIONE DELLA LUCERTOLA Leoni per strada appestanti Cani Randagi in calore, rabbiosi, schiumanti Una bestia rinchiusa nel ventre cittadino Mentre il corpo della madre nella terra estiva imputridiva Evase la città Andò a Sud rompendo l’argine Intreccio di caos e disordine Alle spalle seminò. Un mattino si svegliò in un’alcova verde Con una strana creatura che gli gemeva accanto Colava sudore la sua lucida pelle Nessun altro vuole entrare? La cerimonia sta per cominciare. Sveglia! Non riesci a ricordare quand’è stato che Questo sogno s’è fermato? Una serpe d’oro pallida, vitrea, rugosa Incuteva timore al tatto Le lenzuola erano morti chiavistelli ardenti Lei mi giaceva a fianco tanto giovane quanto antico il suo sapere Leggiadra bianca pelle, capelli rosso bruno Ora, corri allo specchio del bagno Guarda! Sta entrando. Non riesco a fondermi con ogni sua antica, lenta movenza Lungo il rovo freddo e levigato la mia guancia sempre più giù scivola Sento il buon sangue gelido e pungente Liscie sibilanti serpi Della pioggia Un tempo avevo un giocherello strisciavo in fondo al mio cervello per far dell’etere razzia filando la corda alla follia Intender può chi l’ha provato Obliare il seme da cui è nato E fra città e torri celesti Saprà il vento se l’incenso appesti La mente vostra è un grosso ragno Che tesse inganni al proprio fato Sol io giungo alla conquista Che dona all’iride nuova vista Giu nel fondo della mente Oltre il regno della pena Là dove la pioggia è lontana Leggera cade la pioggia sulla città E sopra le teste di tutti noi E dentro il labirinto delle correnti Sotto la quieta presenza ultraterrena di Nerboruti abitanti delle dolci colline circostanti I rettili abbondano E fossili e caverne e cime d’aria fresca Tutte le case si somigliano Vetri muti Carri bestiame al riparo dal mattino Tutto tace Tappeti silenziosi, specchi vuoti Ciechi di polvere sotto letti onesti Ferite nei corredi Di figlie compiaciute Dagli occhi di sperma sui capezzoli Alt! C’è odor di sangue qui Sentinella dai caldi sensi non smettere di parlare Il pavimento è un manto di voci scellerate Dalla città d’oro scapperemo Presto noi saremo Il mare che si fonde con il sole Lascia stare il mondo Non guardare il sole Che altro potrei fare se non correre Vai vai dai vai Come un occhio vuoto la luna guarda il colle Vibrano nel vento degl’alberi le ombre Vieni amore via con me, con me Corri via, via con me, via con me, scappiam Di tiepido sfarzo si plasman le ville Oscillano demoni sui muri di bronzo In vesti sgargianti forgiate col piombo Coglierai perché sbraito una volta dentro Dalle lussurie d’immemori albe Questo è un paese diviso in sponde Un fosso profondo impresso nei palmi D’etrusche mani per sempre distanti Corri via, via con me, via con me, scappiam Chi cerca rifugio lontano dal mondo Non certo le ninfe di Priapo il vecchio Padrone del pozzo ai piedi del lago Dove l’acqua è miracolo e il coito denaro Giungeremo a cancelli d’albe Sconsolati e sedotti, in fiamme sole brucia luna ti porterò giù – giù - giù Suonino le campane Cantino i sonagli dei serpenti Di carnevale Era il re lucertola poteva tutto Spalancheremo un varco nel fiume Passo su passo sempre più giù Saltando boschi come fossero siepi dritti alla luce che non è la città Posso elencarti i nomi del Regno posso mostrarti ciò che non sai Senti che voci da questo silenzio fuori dall’ombra sempre più su Per sette anni ho vissuto perduto nel palazzo dell’esilio divorando la cruda carne delle belle isolane eccomi di ritorno nella terra della Ragione del Vigore e dell’Equilibrio Fratelli e sorelle della cerea selva creature della notte chi di voi correrà alla battuta di caccia? Giunge la notte con le sue legioni porpora Rifugiatevi dunque in tende cucite di sogni Domani entreremo nella mia città natale Voglio essere pronto Traduzione e adattamento del testo di Cristian Fanti e Andrea Mandolesi Lyrics translation and adaptation by Cristian Fanti and Andrea Mantolesi “The Jim Morrison Legacy”; 24 aprile 2014, Università per Stranieri, Perugia – Italia

about

Live recording 24.04.2014, Università per Stranieri, Perugia, Italy

Poter lavorare a questa suite, proporre degli arrangiamenti, una musica nuova e "vecchia" allo stesso tempo, moderna, con una traduzione in italiano mai scritta prima (esattamente come si faceva una volta, con riferimenti - si, al testo originale ma anche con parti nuove, scritte apposta per rispettare la cadenza melodica e ritmica e - non meno importante - creare un discorso d'attualità per i tempi in cui è stato proposto - 2014 d.c.), davanti ad uno dei Doors - ok ok, non era proprio il pesce grosso, ma non ci lamentiamo di certo - è stata davvero una bella soddisfazione, se fosse stata una voce in un ipotetico elenco "cose da fare: conoscere i Doors", beh avrebbe davvero una bella spunta!
Un ringraziamento specalissimo va ad Andrea Mandolesi, co-autore del testo in italiano e ultra-saggio dispensatore di consigli letterari.
(Cristian Fanti)


“Leoni che vagano per la strada / Cani in calore, rabbiosi, con la schiuma in bocca/ Una bestia rinchiusa nel cuore della città/ Il corpo di sua madre/ Marcisce nella terra estiva/ Lui scappa dalla città/ È stato nel profondo sud ed ha attraversato i confini/ ha lasciato caos e disordine/ alle sue spalle”. Comincia con questi versi suggestivi e dai toni poco rassicuranti, il testamento letterario scritto da Jim Morrison qualche anno prima della sua morte con l’intento di farlo confluire in un album della sua storica band: The Doors. Il progetto naufragò quasi subito per ragioni commerciali ed artistiche, ma fu portato in scena in una manciata di show, registrato nel 1970 ed immortalato nel loro più famoso documento dal vivo: ”Absolutely Live”.
Terminato il prologo, torniamo all’oggi. Il 24 Aprile 2014, l’Università Italiana per Stranieri di Perugia ha ospitato John Densmore, fondatore e batterista dei Doors, per discutere della causa intentata da quest’ultimo - e dalla famiglia di Morrison - contro il tastierista Ray Manzarek e il chitarrista Robby Krieger, a proposito degli utilizzi commerciali delle canzoni della band californiana. In occasione di questa conferenza ed alla presenza dello storico batterista, il Collettivo Ginsberg, conosciuto ai più per il background teatrale e letterario presente nella propria musica, si è esibito mettendo in scena l’intero poema tradotto in italiano, arrangiandone le musiche e fornendone un’interpretazione visionaria e dai toni apocalittici. Il documento sonoro presente nella loro pagina ne testimonia, in diciotto minuti e poco più, la ragion d’essere e la capacità nell’aver saputo sottolineare magistralmente ed in modo personale, i passaggi più evocativi, cosa che è valso loro il plauso di John Densmore stesso.
“Per quanto si tratti di qualcosa a cui non mi piace pensare, ci sarà un giorno in cui io sarò una rockstar defunta. Posso solo sperare che nella mia inevitabile assenza ci sia qualcuno con l’integrità e i princìpi del signor Densmore, una persona che custodisca l’eredità spirituale che il nostro gruppo si possa essere lasciata alle spalle.” (cit. Eddie Vedder)
(Rockit.it, 26/01/2015)


Perugia, il batterista dei Doors fa lezione all'Università per Stranieri
PERUGIA - A lezione di rock. All'Università per stranieri arriva John Densmore: lo storico batterista dei Doors. La campanella suona alle 16,30 di giovedì a Palazzo Gallenga. Si tratta di una vera e propria "esclusiva" italiana. La lezione offrirà un momento di approfondimento sul processo che ha trascinato l’eredità artistica di Jim Morrison in tribunale. Densmore racconterà di «una vittoria ottenuta con fatica e innumerevoli rischi contro utilizzi commerciali del nome e delle canzoni del leggendario quartetto, nella convinzione che la vera musica non sia in vendita».
Al termine dell’incontro, l’esecuzione di “The Celebration of the Lizard”, testamento poetico di Morrison, mai eseguito per intero dal vivo e riproposto in lingua italiana dall’ensemble blues psichedelico Collettivo Ginsberg.
(Il Messaggero, martedì 22 aprile 2014)


--- ENG


Being able to work on this suite, proposing arrangements, new and "old" music at the same time, modern, with a translation in Italian never written before (exactly as it was done once, with references - yes, to the original text but also with new parts, written on purpose to respect the melodic and rhythmic cadence and - no less important - create a topical discourse for the times when it was proposed - 2014 AD), in front of one of the Doors - ok ok, it was not exactly the big fish, but we certainly don't complain - it was really a great satisfaction, if it had been an entry in a hypothetical list of "things to do: know the Doors", well it would have a really nice check!
A very special thanks goes to Andrea Mandolesi, co-author of the Italian text and ultra-wise dispenser of literary advice.
(Cristian Fanti)


"Lions wandering the street / Dogs in heat, angry, with foam in the mouth / A beast locked up in the heart of the city / His mother's body / Rots in the summer land / He runs away from the city / It was in the deep south and he crossed borders / left chaos and disorder / behind him ”. The literary testament written by Jim Morrison a few years before his death begins with these suggestive and unsafe tones, with the intention of making it converge in an album of his historic band: The Doors. The project collapsed almost immediately for commercial and artistic reasons, but was staged in a handful of shows, recorded in 1970 and immortalized in their most famous live document: "Absolutely Live".
After the prologue, let's go back to today. On April 24, 2014, the Italian University for Foreigners of Perugia hosted John Densmore, founder and drummer of Doors, to discuss the cause filed by the latter - and by Morrison's family - against keyboardist Ray Manzarek and guitarist Robby Krieger , about the commercial uses of the songs of the Californian band. On the occasion of this conference and in the presence of the historical drummer, the Ginsberg Collective, known to most for the theatrical and literary background present in their music, performed by staging the entire poem translated into Italian, arranging the music and providing a visionary and apocalyptic interpretation. The sound document on their page testifies to it, in eighteen minutes and little more, the raison d'etre and the ability to have masterfully and personally underlined the most evocative passages, which earned them John's applause Densmore itself.
“As much as it's something I don't like to think about, there will be a day when I will be a deceased rock star. I can only hope that in my inevitable absence there is someone with the integrity and principles of Mr. Densmore, a person who guards the spiritual legacy that our group may have left behind. " (cit. Eddie Vedder)
(Rockit.it, 26/01/2015)


Perugia, the Doors drummer teaches at the University for Foreigners
PERUGIA - A rock lesson. John Densmore arrives at the University for Foreigners: the Doors drummer. The bell rings at 16.30 on Thursday at Palazzo Gallenga. It is a real "exclusive" Italian. The lesson will offer a moment of study on the process that dragged Jim Morrison's artistic legacy to court. Densmore will tell of "a victory obtained with effort and countless risks against commercial uses of the name and songs of the legendary quartet, in the belief that true music is not for sale".
At the end of the meeting, the execution of "The Celebration of the Lizard", Morrison's poetic testament, never entirely performed live and re-proposed in Italian by the psychedelic blues ensemble Collettivo Ginsberg.
(Il Messaggero, martedì 22 aprile 2014)

credits

released October 1, 2014

Cristian Fanti - vocals
Federico Visi - guitar
Riccardo Morandini - guitar
Alberto Bazzoli - organ, clavi
Gabriele Laghi - double bass
Eugenioprimo Saragoni - drums

credits:
original music & lyrics by The Doors
rearranged by Collettivo Ginsberg
italian lyrics by Cristian Fanti & Andrea Mandolesi

special thanks: John Densmore, Giuseppe Sterparelli & Alive Altotevere Live, Matteo Plachesi

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Collettivo Ginsberg Forli, Italy

Collettivo Ginsberg is an alternative and experimental music project led by italian singer-songwriter Cristian Fanti.

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